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Infraocclusione dentale nei bambini: segnali da non ignorare e quando intervenire
Può sembrare solo un ritardo nella caduta di un dentino da latte, ma in realtà può nascondere una condizione più complessa: si chiama infraocclusione dentale ed è molto più comune di quanto si pensi. Secondo recenti studi, coinvolge fino a un terzo della popolazione e può compromettere lo sviluppo armonico delle arcate dentarie se non viene diagnosticata e trattata per tempo.
Cosa osservare nei bambini?
I segnali possono essere visibili nella vita quotidiana:
difficoltà nella masticazione
ritardo nella sostituzione dei denti da latte (soprattutto dei molaretti)
differenze visibili tra un lato e l'altro dell'arcata dentale
denti che sembrano affondare rispetto agli altri
Questi sintomi meritano sempre attenzione: possono indicare un dente che, invece di essere spinto via dal dente permanente, resta "bloccato" per via della fusione della radice con l'osso sottostante (un processo chiamato anchilosi dentale).
Perché succede?
Le cause precise non sono ancora del tutto chiare. Alcuni fattori possibili includono:
microtraumi
infezioni pregresse
predisposizione genetica
Il risultato è che il dente non riesce a seguire la crescita verticale dell'osso mascellare e finisce per "sprofondare", ostacolando il normale sviluppo dell'intera arcata dentale.
Quando è grave?
Esistono diversi gradi di severità. Nei casi più lievi, il dente può essere mantenuto in sede e ricostruito. Ma se la condizione è avanzata, può portare a:
malocclusione
alterazione dello sviluppo del volto
necessità di rimozione chirurgica e trattamento ortodontico
Cosa fare? L'importanza di una diagnosi precoce
I genitori hanno un ruolo fondamentale. È essenziale osservare con attenzione la dentizione e confrontarsi regolarmente con lo specialista odontoiatra o ortodontista. Un controllo già verso i 6 anni può essere decisivo per:
valutare il corretto avvicendamento tra denti da latte e permanenti
individuare precocemente anomalie di posizione o tempistiche
Trattamenti possibili
A seconda del caso, il trattamento può prevedere:
ricostruzione del dente con materiale da otturazione per mantenere l'allineamento
estrazione precoce nei casi più gravi, per liberare spazio al dente permanente
follow-up ortodontico per ripristinare l'equilibrio dell'arcata
Un lavoro di squadra
Come sottolinea la dott.ssa Erica Barina, presidente FACExp, "la diagnosi precoce è possibile solo grazie a una collaborazione tra pediatra, odontoiatra, logopedista e ortodontista". Questo approccio integrato permette di evitare interventi invasivi in futuro e garantire uno sviluppo armonico della bocca del bambino.
L'infraocclusione dentale non va mai sottovalutata. Anche se non provoca dolore, può condizionare lo sviluppo cranio-facciale del bambino e rendere necessarie terapie complesse. Intervenire in tempo significa offrire al bambino la possibilità di crescere con un sorriso sano e funzionale.Controlli periodici dal dentista e attenzione ai segnali sono il primo passo per prevenire complicazioni.